Oggi, questo tipo di lavorazione viene spesso chiamata églomisé e consiste nella dipintura del vetro in tecnica mista attraverso la deposizione di metalli preziosi, come la foglia oro, o la sabbiatura.
Con questa tecnica, nel Dopoguerra, molto spesso venivano prodotte le insegne dei locali e, ancora oggi, in Inghilterra, sono diffuse le insegne dei pub storici, realizzate in questo modo da esperti gilders.
La tecnica della foglia oro su vetro è molto diversa dall’applicazione della stessa su altri materiali, come il legno. Il materiale prezioso si presenta e viene venduto in libricini di carta cerata suddiviso in foglietti quadrati di circa otto centimetri per otto. Con un solo grammo d’oro è possibile ottenere all’incirca venticinque foglietti. È il maglio che batte l’oro e che lo assottiglia fino a farlo divenire sottilissimo e impalpabile.

La foglia oro può essere messa a specchio sul vetro creando, sul rovescio del vetro trasparente, dapprima ad esempio il contorno della scritta o della figura su cui verrà apposto il materiale prezioso. In seguito, sulla parte rimasta trasparente del vetro, viene deposta la foglia oro. Con della colla di pesce si crea un fondo appiccicoso per far aderire il metallo prezioso. La colla viene spalmata con una pennellessa morbida – una volta in pelo di martora, oggi in sintetico – e, con un’altra pennellessa meno folta, viene prelevata la foglia oro dal libretto. Una volta sollevato il foglietto è necessario prestare estrema attenzione ai movimenti e agli spostamenti d’aria in quanto, in un soffio, esso si potrebbe accartocciare e frantumarsi.
Quando viene deposto sul vetro si attacca subito per effetto statico. Essendo la colla di pesce abbastanza liquida permette di aggiustare la foglia se si è leggermente raggrinzita. Una volta completata la scritta o l’immagine, si lascia asciugare per dodici, ventiquattro ore e poi si passa con un batuffolo di cotone a secco per terminare la lavorazione e spesso si vengono a creare dei piccoli punti di trasparenza. Poi si può ritoccare con la foglia oro e dare quindi una vernice di protezione finale.
L’oro che si è depositato, visto dall’altra parte del vetro, fa effetto specchio.
È possibile anche evitare questo effetto usando una missione al posto della colla di pesce.
Scoprendo e sperimentando si possono ottenere effetti differenti.

Una designer spagnola, attorno al 2018, mi ha commissionato un tavolo ovale di circa settanta centimetri per un metro e mezzo, tutto a foglia oro a specchio. Sembra facile ma non lo è stato affatto perché, nella superficie grande e piena, qualsiasi difetto risalta. Abbiamo fatto e rifatto più volte la lavorazione al fine di ottenere un risultato perfetto.
Nei casi in cui vengano realizzate delle insegne o delle scritte, i difetti, se presenti, si notano molto meno perché l’occhio è catturato dalla lettura e dall’osservazione dei caratteri o dei disegni, mentre nel caso di una superficie piena le imprecisioni si notano molto di più.